Tra il 2018 e il 2019 ho provato l’emozione di scrivere poesie per bambini a quattro mani con Roberto Piumini. Da quando ho compiuto cinquant’anni mi capita sempre più spesso di chiedere di scrivere cose insieme.
Lo chiedo a persone che stimo, di cui ammiro il lavoro e non solo.
Prima non lo facevo quasi mai. Lo faccio anche con un po’ di sfacciataggine, lo ammetto. A prescindere dagli esiti. Mi serve per celebrare piccole o grandi amicizie, credo. Per segnare il tempo in qualche modo.
Con Roberto siamo andati avanti a scambiarci mail per mesi. Alla fine sono saltate fuori sessanta poesie. Tutte di otto versi. Tutti settenari. Filastrocche.
Di solito io scrivevo i primi quattro versi, lui completava con gli ultimi quattro. Oppure era il contrario.
In ogni poesia c’è un animale che suona uno strumento musicale in un Paese vicino o lontano della Terra. Trovare il nome dell’animale è abbastanza facile. Ci riesce anche un bambino.
Ma quello dello strumento musicale? Sarà uno strumento a fiato? A corda? A percussione? Che suono avrà? Come si suonerà?
Ne è salto fuori una specie di Atlante musicale degli animali, un libro squillante che insegna a conoscere animali e strumenti musicali di un’orchestra grande come il mondo. Ve ne faccio leggere un paio.
Chi fosse interessato alla pubblicazione, sa come contattarmi per leggere l’intero manoscritto.
MILLEPIEDI Nel Sahara, gran deserto, |
CANGURO A Sidney, dietro un muro |