Caro maestro, ho voglia di rivederti. Cara maestra, mi manchi. Caro maestro, sto facendo tutti i compiti. Cara maestra Cristina, grazie per il tuo aiuto. Caro maestro, mi piace ascoltare i tuoi racconti. Cara maestra Anna, mi mancano i tuoi sorrisi! Cari maestri, ieri vi ho visto sul telefono: è stato bellissimo. Ciao. (Serena)
Caro maestro Caliceti, io sto bene a casa ma ho voglia di vedere i miei compagni di classe. Cara maestra Lucia che brava che sei, voglio fare le operazioni con te. Cara maestra Chiara io sono a casa con il mio dandy, con il mio brother. Cara maestra Francesca voglio fare un disegno con te. Cara maestra Elena che fai religione, voglio vedere un film con te e i miei compagni. (Mattia)
Caro maestro, mi manca la scuola perché c’è il coronavirus perché noi non possiamo stare vicini a scuola. Caro maestro, mi manca giocare insieme alle mie amiche. Caro maestro, non vedo l’ora di giocare con la lavagna. (Giorgia)
Caro maestro, leggo i miei libri. Cara maestra, mi mancano le mie passeggiate. Caro maestro, mi mancano le letture. Cara maestra Luci, come stai? Caro maestro, vi manchiamo? Caro maestro, noi giochiamo in cortile. Cara maestra Lucia, abbiamo fatto l’orto. Cara maestra Cristina, io ho guardato la tv. Caro maestro con il nostro papà facciamo i compiti. Cari maestri, non vediamo l’ora di rivedervi. Caro maestro io gioco a basket. (i gemelli Alessando e Simone)
Caro maestro, non vedo l’ora di vederti. Cara maestra, non vedo l’ora di vederti. Caro maestro, non vedo l’ora di fare dei lavoretti. Caro maestro, non vedo l’ora di ritrovarci in classe. Cara maestra, non vedo l’ora di fare palestra. Cara maestra, non vedo l’ora di fare religione. (Giulia)
Caro maestro mi è nato un fratellino che si chiama Luca. Caro maestro come stai? Caro maestro cosa fai mentre la scuola è chiusa? Caro maestro a casa io gioco con le mie sorelle. Cara maestra io faccio i compiti che mi hai dato mentre la scuola è chiusa. Cara maestra io faccio nuove cose con le mie sorelle. (Alice)
Caro maestro e care maestre mi mancate tanto, spero di rivedervi presto. Cara maestra Lucia mi manca fare le schede dei numeri. Caro maestro Giuseppe mi piaceva quando ci facevi scrivere i compiti sul diario. Cara maestra Cristina mi piaceva quando eri nel mio gruppo. Cara maestra Anna che sa tutto mi mancano le tue risposte. Dear teacher Chiara mi ricordo quando hai portato i pupazzetti di Poppi e Rowan. Cara maestra Francesca sei sempre molto gentile. (Anna)
Caro maestro mi manchi. Cara maestra spero di vederti presto. Cara maestra ti voglio bene. Caro maestro in questi giorni gioco con la wii. Cara maestra vorrei uscire di casa ma non si può perchè c’è il virus. (Alyssa)
Cara maestra Luci mi manchi tanto. Caro maestro mi sto annoiando. Cara maestra ho voglia di vederti. Caro maestro io gioco alla wii. Cara maestra io aiuto la mamma. Caro maestro io dormo sul divano. Cara maestra io ho una gattina. (Asia)
Cari maestri, grazie per avermi insegnato tante cose nuove che prima non conoscevo. Cari maestri, mi mancate tanto. Caro maestro, mi piaceva quando ballavamo. Caro maestro, come passi il tempo? Caro maestro, sei molto gentile. Caro maestro, senti la mancanza della scuola? (Lorenzo)
Caro maestro, finalmente è primavera. Caro maestro, non vedo l’ora di tornare a scuola. Caro maestro le tue favole sono bellissime. Cara maestra, era bellissimo andare fuori a giocare con tutti i miei amici. Cara maestra, io so disegnare. Caro maestro, in questi giorni faccio tanti lavoretti. Caro maestro, vorrei far sparire questo virus. Caro maestro, è bello imparare a leggere. Caro maestro, non vedo l’ora di fare i tuffi nella mia piscina. (Gisele)
Caro maestro, oggi ho guardato dei corti di Pixar che mi hanno divertito molto. Tu cosa fai per divertirti, adesso? Caro maestro, hai mai dato un biscotto a un topo? Chissà se ti chiede tutte quelle cose veramente. Caro maestro, ho voglia di rivederti. Cara maestra Cristina spero che tu non ti annoi come a volte capita a me. Cara Maestra Francesca, ti piacciono i fumetti? Io ne sto disegnando tanti. Cara maestra Anna, come procedono le tue giornate? Le mia abbastanza bene ma non vedo l’ora di uscire. Cara maestra Chiara ti voglio dire che sto facendo i cruciverba in inglese e appena si può andrò a Londra con la mamma. (Viola)
Caro maestro, mi manchi. Caro maestro, mi mancano le tue lezioni. Caro maestro, mi mancano i miei amici. (Sofia)
Caro maestro, mi manchi. Caro maestro, ho voglia di tornare a scuola. Caro maestro, ho un po’ di paura. Cara maestra, passo le giornate a pensare ai miei compagni. Cara maestra, sono Giuseppe Elia e mi mancate tutti. (Giuseppe Elia)
Caro maestro, sono stanco di stare a casa. Caro maestro, voglio tornare a scuola. Caro maestro, mi manchi. Caro maestro, a casa io faccio i compiti. Caro maestro, mi piace ascoltare la musica. Cara maestra, mi piace fare i compiti di matematica. Cara maestra, mi piace mangiare la carne. Cara maestra, mi piace il numero sette. Cara maestra, mi piace l’addizione. Cara maestra, mi piace guardare i cartoni. (Nicolò)
Cara maestra, ti voglio raccontare che a casa mangio i coni di gelato. Cara maestra, ti voglio raccontare che a casa ho fatto una torta per il compleanno di papà. Cara maestra, ti voglio raccontare che ha casa ho una telecamera. Cara maestra, ti voglio raccontare che a casa non gioco da tanto tempo. Caro maestro, ti voglio raccontare che a casa ho dei pesci lunghi 1,5 che si chiamano scimmie marine. Caro maestro, mi stanco a stare in casa. Caro maestro, voglio tanto tornare a scuola. Caro maestro, ti voglio raccontare che a casa ho il gatto che fa ridere tutto il giorno. (Samuele)
Caro maestro Giuseppe siamo a casa da tanti giorni. Cara Lucia ti voglio bene e ho tanta voglia di venire a scuola. Voglio vedere i miei amici. Voglio vedere i giochi. A casa io uso i giochi elettronici. La mamma mi aiuta nei compiti. Facciamo delle passeggiate con Amelie nella nostra campagna. Amelie è il nostro cane. (Diego)
Caro maestro, mi manchi. Care maestre, mi mancano le vostre voci. Caro maestro, non vedo l’ora di tornare a scuola. Cari maestri, voglio tornare nel giardino della scuola. Cari maestri, andrà tutto bene. (Emanuele)
Cari bambine e cari bambini, grazie per i bellissimi messaggi che avete scritto. E grazie anche ai vostri genitori per aver fatto da postini e averceli inviati via mail.
Anche io a casa mi sto un po’ annoiando. Per questo, ogni giorno, appena mi alzo, penso a qualcosa da fare. In questi giorni ho scoperto questa cosa: fare qualcosa, qualsiasi cosa, anche se magari non è proprio quello che avrei voluto, mi aiuta a far passare il tempo. E in questi giorni di reclusione forzata in casa è questa la cosa più importante: far passare il tempo in attesa che questo maledetto virus se ne vada via e ci lasci in pace. Non sappiamo ancora quanto tempo ci vorrà perché se ne vada. Non lo sanno neppure gli adulti. Per questo bisogna avere pazienza e aspettare senza fare troppi capricci.
Io passo il tempo leggendo e scrivendo. Aiutando un po’ mia figlia nei compiti. Mangiando. Dormendo. Guardando la tv, il tablet, lo smartphone, il computer. E tre o quattro volte al giorno telefonando a mia mamma che mi fa un po’ preoccupare perché abita da sola e ha più di ottant’anni.Alcuni di voi hanno un po’ di paura. Vi voglio confidare un segreto: anche io, in questi giorni, ho un po’ di paura. Perché in casa e alla tv tutti parlano di questo virus che fa ammalare e uccide le persone e allora anche io ho paura di ammalarmi, ho paura che si ammalino i miei familiari, i miei amici. Penso che sia così per tutti.
Siamo a casa da tanti, tantissimi giorni. All’inizio era quasi bello, sembrava una vacanza, ma adesso è più difficile, per questo si fa più fatica a ubbidire alle regole che ci dicono di restare in casa. Ma dobbiamo continuarlo a fare per un buon motivo: disubbidendo, ci mettiamo in pericolo sia noi sia i nostri familiari. Non è un gioco. O meglio, questo Coronavirus è un gioco da grandi. Ve lo ricorderete per tutta la vita questo periodo particolare, ne sono sicuro. Anche quando diventerete grandi.
All’inizio pensavo: “Che fortuna hanno i miei alunni! A me, quando frequentavo la scuola primaria, non è mai capitato di stare a casa da scuola insieme ai miei genitori per tanto tempo!” Ero quasi invidioso di voi Giuro. Adesso, invece, capisco che questa, per voi, non è certo una vacanza, non è certo una fortuna, ma una sfortuna.
Cosa posso dirvi? E’ capitato. E ora dobbiamo cercare di andare avanti ugualmente. Tutti insieme. Adulti e bambini. Cercando di farci coraggio l’un l’altro e di sopportarci se, qualche volta, in questa situazione, qualcuno di noi perde la pazienza. Dobbiamo cercare di dare l’esempio a chi sta vicino a noi. Non è facile, ma possiamo provarci. Tutti. Anche voi bambini. Non è mai troppo presto per imparare a comportarsi nel modo migliore.
Un abbraccio a tutti.
Il maestro Giuseppe.
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Cari bimbi, ho letto tutti i vostri messaggi e per ognuno ho ricordato alcuni episodi vissuti insieme che mi raccontano di voi e del vostro modo di vedere il mondo. Mi sono piaciuti davvero moltissimo e allora ho deciso di mandare anche io, a voi, i miei pensieri.
È un periodo difficile, mai avrei pensato che un giorno, tutta Italia, rimanesse bloccata da un virus così forte, nato così lontano da noi.
Mi mancate e mi piacerebbe tanto rivedervi! Soprattutto vedervi in questi giorni… un po’ più spettinati del solito, con qualche ciuffo ribelle, magari con i vostri pigiamini mentre vi gustate la colazione con calma, tardi e girando per casa scalzi, con le antiscivolo o con strane e divertenti ciabattine che ne passano di tutti i colori! Sapete bimbi, anche io, ora, faccio colazione più lentamente e qualche volta non mi pettino bene, mi tengo i capelli un po’ spettinati e ci metto un ciappo. Però poi, anche se non devo uscire da casa, mi sistemo meglio perché, nonostante questa situazione, è importante continuare a curarsi, per noi stessi e per le persone che vivono con noi. Guardandoci allo specchio, puliti e profumati, sarà più facile far spuntare un sorriso, ancora di più se ci siamo fatti una bella risata scoprendo, poco prima, un nodo arruffato di capelli probabilmente in lotta, tutta notte, con il cuscino! Sorridendo avrete vinto, lavandovi i dentini avrete vinto, facendo i compiti, aiutando i vostri genitori, scrivendo ai maestri, pensando ai vostri amici. Avrete vinto se continuerete, senza sosta, a pensare al futuro, attendendo il giorno in cui potrete riprendere ciò che prima sembrava normalità.
Un abbraccio grossissimo a tutti e a tutte, con il cuore.
Maestra Francesca
Bellissimo Maestro Giuseppe!!! Un abbraccio a te, a tutti i tuoi bambini e a tutte le tue colleghe Maestre, anche se non le conosco.
Grazie, Maestro!
Grazie di cuore! Una lettera che è adatta non solo ai tuoi alunni ma anche a noi genitori!