Vi è piaciuta la nostra gita scolastica?
«Moltissimo. Io sognavo di andare al mare. Poi siamo stati fortunati che c’era un po’ di sole e non pioveva, perché io avevo paura che piovesse».
«I delfini, stupendi!».
«Io vicino a Riccione ho una casa dove vado in estate con la mia famiglia».
«A me è piaciuto il viaggio in pullman perché è bello viaggiare insieme».
«Questa è la gita che mi è piaciuta di tutti i cinque anni perché siamo più grandi, adesso, allora siamo andati più lontano».
«Infatti per ritornare a scuola ci abbiamo messo più tempo e siamo arrivati alle 18 e 30, quando la scuola era già finita».
«Io mi ricordo tutto della gita, da quando siamo partiti alle 8 e io ho salutato mia mamma dal finestrino, fino a quando siamo ritornati sani e salvi».
«Però in autostrada c’era abbastanza traffico. Io mi ricordo quando salutavamo i camionisti e qualcuno ci ha anche salutato anche lui».
«Io durante il viaggio di andata ho fatto le parole crociate insieme a S. Invece al ritorno mi sono addormentata».
Mi raccontate del parco Oltremare?
«Io mi ricordo che appena siamo arrivati al parco, subito dopo l’entrata, ci siamo fermati e abbiamo fatto merenda e io ho mangiato i due panini alla mortadella che avevo portato».
«Per me la cosa più bella sono stati i delfini! Lo spettacolo dei delfini! È stato fantastico! Io mi ero messo insieme a dei miei compagni sui gradini azzurri, in basso, quelli in cui dovevano arrivare gli spruzzi dei delfini. Ma ci sono arrivati solo un po’ di spruzzi piccoli, bassi. Invece noi volevamo bagnarci».
«È stata una gita spettacolare! Sia per gli animali che abbiamo visto, sia per quando siamo andati al mare!».
«A me è piaciuto quando l’istruttrice Paola si è buttata in acqua e un delfino la faceva viaggiare veloce sull’acqua, la trasportava, la spingeva».
«Per ogni acrobazia i delfini ricevevano in premio un pesce».
«Però erano intelligentissimi. Sapevano fare dei salti fantastici».
«Io ero già venuto con i miei genitori».
«A me facevano ridere quando si mettevano a pancia in su e agitavano le pinne come l’istruttrice e sembrava che i delfini…. Sembrava che applaudivano».
«I salti erano altissimi!».
«I delfini muovevano la pinna posteriore su e giù per applaudire noi».
«Tutti volevamo essere bagnati dai delfini quando loro facevano i salti! Perché dopo si rituffavano in acqua e andava a finire che facevano degli spruzzi, soprattutto se facevano i salti vicino alla riva della piscina dove eravamo seduti noi. Però noi della nostra classe non siamo stati bagnati perché eravamo molto di lato».
«Mentre guardavamo lo spettacolo dei delfini è venuta una persona e ci ha fatto delle foto e dopo, poi, ci voleva vendere le sue foto e io la mia foto l’ho comprata per mia mamma».
Delfini a parte, cosa ricordate? E del mare?
«I pappagalli. Sapevano volare benissimo e anche loro erano molto furbi e intelligenti».
«Ogni volta che facevano un esercizio giusto, le istruttrici davano ai pappagalli delle noccioline».
«A me è piaciuto molto il loro voto incrociato».
«A me è piaciuto di più quando si è arrampicato alla corda».
«Avevano dei colori bellissimi: rosso, giallo, blu. Erano dei pappagalli brasiliani. Anzi, non erano pappagalli. Si chiamano ara. È una razza brasiliana».
«Ce ne era uno che sapeva mettere a posto le forme e uno che sapeva sbucciare le arachidi».
«Andare sulla spiaggia è stato un sogno! Abbiamo giocato a calcio sulla sabbia. A piedi scalzi».
«Il cielo non era proprio bellissimo però alla fine non è venuto a piovere e perciò abbiamo potuto mettere i piedi nell’acqua».
«Io ho portato delle conchiglie, oltre al souvenir comperato al negozio del parco Oltremare».
«Io un sacchettino con dentro la sabbia».
«È stato fantastico andare al mare. Poi l’acqua non era neppure molto fredda. È stata la gita più bella della mia vita».
«Eravamo tutti felici!».
«Anche se la mia squadra ha perso, mi ricorderò sempre quella partita senza scarpe e senza calze a sulla sabbia…».
(il Manifesto – 8 Agosto 2019)