Quando, il 13 novembre, si è celebrata la giornata mondiale della gentilezza, a scuola abbiamo visto il video « ». Mi riassumete brevemente la storia e mi dite se e perché vi è piaciuto?
«Moltissimo! Io mi sono anche commossa. Sì, mi è venuto quasi da piangere».
«Anch’io, perché mi commuovo sempre quando vedo delle gentilezze».
«È stato bellissimo! Anche se mi ha fatto piangere!».
«È la storia di un bambino e di una bambina, due fratelli, solo che lei è più piccola e lui e più grande. Loro sono a fare la spesa con la loro nonna. La bambina prende una torta. Vuole comperarla. Una torta alla frutta e alla crema, mi pare. Solo che la nonna non ha abbastanza soldi per comprarla».
«Allora la bambina si arrabbia. È triste. Perché lei la voleva proprio».
«Il fratello dice alla sorella che la torta non era neanche buona per non farla soffrire troppo, ma non è vero che quella torta non era buona, perché era buonissima, secondo me lui le dice così solo per non farla piangere».
«Però c’è un ragazzo, nella fila della cassa, un ragazzo dietro di loro che vede tutta la scena e allora cosa fa? Compra con i suoi soldi quella torta e la porta alla bambina».
«La nonna però non vuole prenderla perché… Perché per me poi è anche un po’ una vergogna…».
«Comunque alla fine la prende. Perché lui la convince raccontando una storia, quella di quando lui era bambino e voleva una torta per sé e sua nonna non aveva i soldi e insomma, anche quella volta c’era stato un signore gentile che aveva pagato al loro posto e aveva fatto un atto gentile. Allora lui, per me, era stato insegnato alla gentilezza. Anzi, era stato imparato».
Avete capito per chi era la torta?
«La torta del ricordo era del bambino. La torta che vuole la bambina, invece, non è per la bambina ma per suo nonno».
«Io pensavo che era per lei, perché la voleva lei…».
«Cosa vuol dire? A volerla era lei, la bambina, ma non per il suo compleanno, per fare un regalo al nonno!».
«Anch’io pensavo che era la torta per il compleanno della bambina!».
«È stato bellissimo, per me, questo video! Anche la nonna e il nonno erano carinissimi! A me è piaciuto anche quando c’è stato il ricordo del nonno che poi, alla fine, è come una specie di giallo, perché si scopre che era stato il nonno, da ragazzo, che aveva regalato la torta al bambini e adesso quel bambino, che è diventato un ragazzo, ha fatto… Ha regalato lui quella torta alla bambina che poi era la nipote del nonno che aveva fatto quel regalo a lui quando era bambino… Perché c’è stata come una catena…».
Infatti. Spieghiamo bene questa cosa delle onde della gentilezza… Avete capito cosa si intende?
«Sì. Che se tu fai una gentilezza a un altro, dopo magari lui è più facile che è gentile con te. Invece se tu gli dai una sberla o gli fai del male… Be’, allora è molto difficile che lui è gentile…».
«Per me quella bambina è stata fortunata ad avere un nonno e una nonna che le hanno insegnato ad essere gentile».
«Per me questo film della gentilezza è stato bellissimo. Mi sono commossa, cioè mi sono emozionata… Io quando vedo un povero mi emoziono sempre».
«Anch’io mi emoziono quando vedo dei video come questo perché è un’ingiustizia che alcuni bambini non hanno mai un regalo. Non dico una palla, ma neppure una fetta di torta».
«Io attorno a me non vedo moltissime persone gentili come quel ragazzo, però. Cioè, a Conad o alla Coop qualcuno che aiuta un altro a pagare il suo carrello? Io non lo vedo».
«Per me se uno è gentile dopo è più felice, più sollevato. Perchè vede che ha fatto felice quello lì che prima non era felice e perciò queste sono delle belle soddisfazioni!».
«Per me ci sono molte gentilezze attorno a noi, ma non si vedono. Oppure nessuno ne vuole parlare per non darsi delle arie».
«Anche noi bambini a scuola siamo un po’ poco gentili, delle volte. Però stiamo ancora imparando».
«Anche mio nonno è gentile come il nonno di questo video, ma non so se lui da ragazzo ha pagato un regalo a una bambina sconosciuta, non credo, ma a me ha fatto tanti, tantissimi regali».
(il Manifesto – 24/01/2019)