L’altro giorno, quando abbiamo parlato di tutto quello che è successo e avete fatto durante l’estate, mentre voi non siete venuti a scuola e noi non ci siamo visti, molti hanno parlato del ponte di Genova. Mi spiegate meglio cosa avete capito?
«Io ho capito che c’era questo ponte, a Genova, che passava in alto sulle case, sui tetti della città. C’era e adesso non c’è più perché è caduto».
«Sì, si è rotto. Durante un temporale. Perché forse è arrivato un tuono e poi un fulmine così grandi che hanno fatto saltare i piloni del ponte e il ponte si è rotto».
«Ma non è stato il temporale!».
«Io alla TV ho visto che un camion stava per arrivare proprio lì dove si era rotto il ponte. Dove il ponte non c’era più. Stava per cadere. Ma per fortuna quel camionista ha frenato e si è fermato in tempo. Altrimenti sarebbe morto come gli altri che sono morti!».
«Io ho sentito alla TV che sono morti in più di quaranta persone. Ma non solo adulti, anche bambini piccoli. Erano quelli che stavano viaggiando con le loro automobili sul ponte. Poveretti».
«Però quando è caduto c’era il temporale. Pioveva fortissimo».
«Ma il ponte non è caduto per questo! Sai quante volte piove? Allora dovrebbero cadere tutti i ponti, quando piove! Invece è caduto solo quel ponte!».
«Per fortuna che non cadono tutti!».
«È stata una cosa brutta anche perché la hanno fatta vedere molto spesso alla TV e allora vuol dire che è stata proprio bruttissima! È stato un disastro!».
«Mia mamma ha detto che non devono succedere delle cose del genere perché è pazzesco che un ponte cade! Anche perché ci sono dei ponti che hanno costruito i Romani più di mille anni fa e non sono ancora caduti. Invece quel ponte aveva cinquanta o sessanta anni e invece è caduto. Insomma, non ha senso».
«Ma tutti i ponti prima o poi cadono. Soprattutto quelli che passano sui fiumi!».
«Guarda che il ponte di Genova non passava su nessun fiume, veh?».
A ogni modo, bambini, mi piacerebbe sapere meglio se avete capito perché il ponte è caduto…
«L’ho già detto! Per il temporale!».
«Ma no! Non è vero!».
«Per me… Per me è caduto perché io ho visto che era molto alto. Più i ponti sono alti, più rischiano di cadere».
«Io ho sentito dire che è stata per colpa dei piloni di cemento, quelli che tengono su il ponte. Erano vecchi. Erano rotti. Si sono rotti tutti in un botto e si è sfracassato tutto».
«In non sarei mai voluto passare su quel ponte! Mamma mia che paura!».
«Io spero di non morire mai su un ponte che cade perché ci puoi morire sia sopra, se cadi dal ponte, sia sotto, se sei sotto il ponte».
«Ho sentito alla TV che dicevano che il cemento di cui era fatto il ponte non era buono, era marcio. Allora è naturale che è caduto».
«Per me i ponti dei Romani non sono ancora caduti perché sono fatti di pietre, non di cemento».
«Maestro, è vero che quest’anno noi studiamo i Romani? Studiamo anche i ponti dei Romani?».
«Molte delle persone che viaggiavano in auto su quel ponte stavano andando a fare una vacanza e invece di fare la vacanza, poveretti, sono morti schiantati».
«Io ho sentito dire alla TV che dovevano fare dei controlli del ponte. Perché anche mio papà ha detto che tutti i ponti, ogni tanto, devono avere… Sì, insomma, qualcuno deve controllarli… Come un dottore… Deve controllare i piloni, se sono dritti o stanno iniziando a piegarsi…».
«Anche io ho sentito dire questa cosa. Però i controlli li avevano fatti. Dicevano che il ponte era un po’ malato. Sì, un po’ traballante. Solo che… Solo che nessuno gli credeva».
«Non volevano spendere dei soldi per aggiustarlo e ben gli sta!».
«Mamma mia, però! Che sfortuna passare sopra il ponte proprio quando è caduto!».
«Chi passava sul ponte era troppo pesante? No. Perciò non è colpa sua».
Avete capito adesso come va a finire questa storia del ponte di Genova?
«Sì. Va a finire che adesso costruiscono un altro ponte. Perché sul ponte rotto non ci si può più passare o cadi giù e ti sfracelli».
«Io ho sentito dire alla TV che adesso vogliono fare un ponte di acciaio così non si rompe più per mille anni. Perché l’acciaio è fortissimo».
«Anche io ho sentito alla TV che vogliono costruire un ponte di acciaio però non sanno bene a chi farlo costruire perché non si mettono d’accordo. Perché hanno paura che chi costruisce quel ponte non è tanto bravo e dopo il ponte cade ancora e muoiono delle arte persone innocenti».
(il Manifesto – 18 Ottobre 2018)