Mi parlate un po’ dei vostri viaggi in Italia? Sono sicuro che ognuno di voi ne avrà già fatti tanti…
«Io vado a Napoli. Ci sono andato con l’auto e la mia famiglia. Mentre eravamo in viaggio sull’autostrada abbiamo visto una Ferrari gialla. Per me era di un milionario perché costa tantissimo, ha detto mio papà. Noi siamo andati a trovare i parenti».
«Anche io sono stato a Napoli da mio zio e dai miei cugini. Io ho anche una foto di Napoli con tutto il paesaggio e il Vesuvio».
«Io sono andata in Toscana a trovare una signora che due anni fa ci aveva accolto in casa sua perché lei nella sua casa ci aveva anche un altro piano più in alto. Io in auto giocavo con il pupazzo di Mertens».
«Io due anni fa sono andato in auto a Torino con la mia famiglia per vedere la città di Torino. Abbiamo passato la notte in albergo. Era un albergo molto bello e anche molto grande. Sono andato a vedere anche lo zoo».
«Io invece sono andato a Torino con mio papà e dei suoi amici a vedere Torino-Sassuolo».
«Io sono andata a Reggio Emilia a vedere il Sassuolo».
«Qualche anno fa io sono stato con l’auto a Bologna. Abbiamo fatto una camminata lunghissima. C’eravamo io, i miei genitori e dei loro amici. Abbiamo visto una parata, mi sembra. Poi abbiamo preso un gelato».
«Io vado spesso a Genova per trovare dei miei cugini e vedo sempre il mare e delle barche a vela. Certe volte se è caldo mi tuffo dagli scogli».
«Io sono stato nelle Marche. In nave. In estate. Volevo fare il bagno nell’acqua salata e non sempre in piscina e alla fine l’ho anche fatto».
«Anche io. Ho visto anche il ristorante dedicato a Valentino rossi».
«E’ il suo?»
«No, è solo dedicato a lui. Lui non c’è».
«Io sono andato a Sassolungo e ho visto il paesaggio dall’alto: è bellissimo. In Trentino».
«Io un giorno sono andato in una piscina calda con i miei genitori e mia sorella. C’era uno scivolo lungo un chilometro, ma non lo ho fatto. C’erano anche il trampolino e il fulmine, almeno così lo chiamavano, era una curva con una scia di idromassaggio che ti scagliava dall’altra uscita. E poi c’era anche la piscina di fiori».
«Io sono andata in Puglia. In estate. Con la mia famiglia. Perché volevamo vedere qualcosa di diverso. Ho visto i trulli di Alberobello: il trullo dei fischietti e il trullo dei liquori».
«Io sono andata a Predazzo. In camper. Abbiamo camminato su un sentiero: ho visto un fungo rosso grossissimo. Ho mangiato degli spaghetti molto strani che si chiamavano pizzoccheri. Alcuni erano marroni, altri rossi e altri bianchi».
«Io sono stata a Cattolica in auto e abbiamo visto il mare e gli scogli. Però si mangiava male in quell’hotel. Poi sono stata anche a Riva Azzurra a un ristorante e lì si mangiava meglio perché la pizza a me piace di più. C’era la piscina . Le camere erano belle. C’erano i giochi, la tv, il balcone. Sentivi le voci e la musica che veniva dalle altre stanze perché era estate e c’era tanta gente in vacanza».
«Anche io sono stata in Trentino ma mi ricordo poco perché ero troppo piccola e mi ricordo pochissimo e anzi, non mi ricordo niente. Ricordo solo che sono stata bene e mi sono divertita e che c’erano delle montagne altissime, anche più alte dell’albergo».
«Io una volta sono andata a Firenze. Ci sono andata con la macchina di mio papà. Ci siamo andati in tre: io, mio papà e mio fratello. Volevamo vedere il matrimonio del fratello di mia sorella. Al mattino mi sono vestita e mi sono pettinata e poi siamo andati a fare colazione: ho mangiato un piatto intero con cinque fette di salame perché in quell’hotel a colazione c’erano anche le cose salate, non solo quelle dolci. Sì, insomma, c’era anche il salame e l’uovo e la torta salata, eccetera. Poi ho mangiato il pane con tre fette di Nutella, dei panino, gnocco fritto, pizza, thè alla pesca e anche latte. Siamo andati giù nella hall e uno ha rotto aposta un piatto e tutti hanno fatto: “Oh!”. Poi è tornata la calma e siamo andati in chiesa e dopo un bel po’ siamo usciti perché il matrimonio era lunghissimo da aspettare, il matrimonio non finiva mai. Quando siamo usciti dalla chiesa abbiamo visto il fiume di Firenze e abbiamo lanciato il riso sulla testa degli sposi. Di notte abbiamo anche lanciato i mazzi di fiori e uno lo ha preso una ragazza che non mi era simpatica».
«Io ieri sono andata al circolo. Ma prima ho fatto la doccia e la colazione e ho mangiato i biscotti con la brioche e mi sono vestita con i jeans lunghi e larghi, una camicia e le calze perché ieri era il mio compleanno. Ne faccio nove. Siamo arrivati dai cavalli e ho preso la pony, perché è una femmina. L’ho pulita per bene perché per la presentazione dovevamo essere pulite tutte e due. Ho fatto la presentazione e la sella e adesso metto il morso e vado in campo e ho fatto il percorso al galoppo facendo le due gincane, poi tutti e quanti abbiamo corso. I nostri genitori stavano a cavallo e ci hanno dato i premi. Io ho vinto una striglia, dei biscotti alla mela, uno scalda sella e una maglietta».
(il Manifesto – 23 Novembre 2017)