Vi è piaciuto il libro di Roal Dahl che vi ho letto ad alta voce? Cosa, di più?
«Molto».
«Moltissimo».
«Lo scherzo dell’occhio di vetro che la moglie ha fatto al marito».
«Mi è piaciuto tutto il libro!».
«La rana sul letto, perché anche io una volta ho visto che una rana era entrata in casa mia».
«Mi è piaciuto quando si arrabbiavano».
«Il soffitto capovolto».
«Per me volevano essere i più furbi, ma alla fine non ci sono riusciti».
«Mi piaceva quando gli uccelli si organizzavano per fare lo scherzo».
«Lo scherzo della colla».
Ma chi sono gli Sporcelli?
«Dei vecchi, però non sono dei nonni».
«Sono le persone con la barba lunga, lunghissima».
«Sono le persone pelose. Anche io ne conosco».
«Io mi ricordo che gli Sporcelli, poi, si possono chiamare anche Pelinfaccia».
«Sono sporche, pelose e anche cattive».
«Però alla fine del libro sono loro che fanno una brutta fine».
«Fanno degli scherzi un po’ macabri, però bellissimi».
«Sono delle persone anziane che si fanno degli scherzetti tra loro e li fanno anche agli altri».
«Sono cattivi, gli Sporcelli. Sono persone… Sono persone malvagie».
«Mi è piaciuto quando c’era la rana nel letto, la aveva messa lui, il marito. Lei si è spaventata molto».
«A me è piaciuto quando il marito faceva credere alla moglie che si rimpiccioliva sempre di più, ogni giorno che passava. Anche se non era vero. Era lui che metteva un pezzetto di legno incollato sotto le gambe delle sedie, dei tavoli e di tutti i mobili della loro casa».
«È stato un libro emozionante perché non era sempre il solito libro di scuola».
Qualcuno di voi conosce degli Sporcelli? Magari anche non anziani… magari ce ne sono anche qui tra noi, nella nostra classe….
«Nella nostra classe? Non credo, maestro».
«Io, forse, il mio vicino di casa, perché è anziano e se noi giochiamo in cortile, noi bambini… Insomma, a lui non piacciono molto i bambini».
«Io una volta ho provato a mettere della colla sul pavimento ma mia mamma si è arrabbiata molto».
«Secondo me gli Sporcelli non esistono, perché questo è un libro di fantasia, non è un libro vero».
«Però io conosco degli uomini con la barba. Non solo Babbo Natale».
«Però Babbo Natale è pulitissimo. Poi ha anche la barba bianca».
«Io mi lavo i capelli una volta a settimana».
«Io due».
«Gli Sporcelli a me sono simpatici, però. Perché… Non lo so, ma mi sono simpatici».
«Io non ho capito una cosa: anche le donne hanno la barba? Anche la moglie? Perché io non ho mai visto una donna con la barba».
«Invece delle persone anziane, anche delle donne, un po’ ce l’hanno…. Hanno dei peli… Anche mia nonna, un po’».
«Mio zio ha i peli anche sulla schiena, però non è vecchio».
Molti di voi sono rimasti stupiti e si sono divertiti per gli scherzi degli Sporcelli. Mi sapete inventare degli scherzi da Sporcelli? Però senza che nessuno si faccia male, eh?
«Io! Per esempio mettere lo zucchero al posto del sale».
«Nascondere il cellulare del papà o della mamma. Oppure il tablet».
«Nascondere il telecomando della tv».
«Far finta di essere malata».
«Mettere della cacca al posto del vasetto della Nutella».
«Che schifo!».
«Abbassare i pantaloni al papà».
«Dire alla mamma, appena sei arrivato a casa, che hai preso un brutto voto. Poi, quando lei si arrabbia, dire che non è vero, che era solo uno scherzo».
«Prendere un fiore, metterci in mezzo del pepe e poi farlo annusare alla nonna».
«Dire alla mamma che è grassa».
«Ma quella è un’offesa, non è uno scherzo!».
«Beh, però glielo puoi dire proprio perché è uno scherzo, anche se non è vero».
«Nascondere il diario di mia sorella».
«Far finta di addormentarsi mentre il papà parla».
«Staccare il filo della tv».