«Cosa?».
«Io non ho visto niente».
Due bambini hanno bisticciato. E fin qui niente di strano. Sono cose che capitano, lo sappiamo tutti. Sono cose che possono capitare. Solo che prima uno, poi l’altro, hanno fatto un gesto molto brutto: si sono sputati. Mi sapete dire perché è un gesto brutto?
«Io non li ho visti».
«Io sì».
«Chi è stato?».
«È un gesto brutto perché dopo si sporcano. Si sporcano i vestiti o anche la faccia, dipende dove si sono sputati».
«È brutto perché con lo sputo si prendono anche le malattie, con la saliva. Me lo ha detto mia mamma».
«Per me è una cosa che non si deve fare».
«Per me uno sputo può essere anche pericoloso, per esempio se ti va in un occhio».
«Poi lo sputo fa schifo, la saliva fa schifo».
«Non è igienico, sputare».
«Ci si sporca».
«È una cosa cattiva».
Vabbè, che è una cosa da non fare, lo sappiamo tutti. Mi spiegate, però, perché? Mi dite cosa sta dicendo una persona che sputa addosso ad un’altra persona? Con quello sputo, cosa gli sta dicendo?
«Per me non gli dice niente, se non glielo diceva, quello che voleva dirgli, invece lo sputa proprio per non dirgli niente».
«Gli vuole dire che… Gli vuole fare un dispetto».
«Lo vuole far stare male».
«Lo vuole sporcare così sua mamma si arrabbia che lui si è sporcato».
«Uno che sputa un altro, per me, vuol dire che gli sta dicendo che lui gli fa schifo».
«Vuol dire che non gli vuole neppure parlare».
«Vuol dire che lo odia».
«Per me vuol dire che sei così arrabbiato che invece delle parole ti vengono fuori dalla bocca delle salive».
«Uno che sputa, per me, dice all’altro che sta sputando che lui è cattivo. Peggio, è ignobile».
«Dice che non vuole giocare più con lui».
«Dice che… Dice che… Non lo so».
Perché due bambini invece di parlarsi, anche di bisticciare parlando, di discutere, anche animatamente, si sputano addosso come due animaletti?
«Perché non si ricordavano le regole della scuola, si erano dimenticati».
«Perché hanno sbagliato».
«Forse perché pensavano di essere due rane. Perché le rane si sputano, mi sembra».
«Si sputano vuol dire che avevano perso la pazienza. Erano molto arrabbiati».
«Erano fuori di testa, impazziti».
«Pensano che così, forse, almeno non si danno dei pugni. Perché darsi un pugno o prendersi per i capelli è una cosa bruttissima».
«Ma loro non dovevano sputarsi! Loro, se avevano dei problemi, anche se avevano dei problemi che non si riuscivano a mettere d’accordo, dovevano chiedere al maestro di aiutarli a fare la pace».
«Però, maestro, secondo me, chi ha sputato per primo ha più colpa, perché…».
«Per me hanno colpa tutti e due, se hanno sputato tutti e due».
«Per me uno sputo è una cosa orribile. Peggio che un pugno. È una cosa orribile. Schifosa. A me fa schifo. Fa venire il vomito».
«Io credo che loro si sono sbagliati».
«Anche io. Perché penso che nella nostra classe non era mai successa una cosa così».
«Forse, maestro, loro pensavano di essere dei bambini piccoli. Perché io mi ricordo che anche all’asilo c’erano dei bambini e delle bambine, tra noi, che qualche volta bisticciavano e dopo si sputavano e si pulivano, però adesso siamo alle scuole elementari, non siamo più all’asilo!».
«Per me chi si sputa fa venire il vomito e poi i vestiti sputati come si fanno a lavare? Sono tutti pieni di saliva, dopo!».
«Guarda che si possono lavare, veh? Però è una cosa brutta ugualmente, sputare. Perché se un tuo amico ti sputa addosso, dopo è più difficile fare la pace e giocare con lui».
«Con lui o con lei, diciamo».
(il manifesto – 22 Febbraio 2017)