Quello che abbiamo letto che tipo di testo è?
«Una favola?» «No, non ci sono favole così. «. «C’erano degli animali». «Neppure principesse». «Forse un racconto. Un raccontino». «Era una storia». «No, non era una storia perché… Perché non lo so….» «Perché non c’era una storia». «E’ un pezzo di scrittura molto corto, per me». «Parla dei cani e degli altri animali che si tengono in casa come i pesci nell’acquario». «Sì, non c’era una avventura». «Si è vero. Non era una storia perché non succede niente invece se è una storia succede qualcosa». «E’ come un articolo di giornale?» «Sì, per me è un articolo di giornale, ma corto»
Vabbè, fino a qui mi avete detto cosa è. Iniziate invece a dirmi cosa è e di cosa parla, questo testo, così magari dopo si capisce meglio anche cosa è….
«Il titolo è Qui la zampa!» «E’ una storia scritta su Topolino. Ma non è un fumetto perché non ci sono le figure e le nuvolette con le parole dentro». «Parla dei cani». «Parla dei cani e degli altri animali abbandonati perché anche un amico di un mio amico, un suo vicino che abita a G. quando è andato al mare ha lasciato libero il suo cane. Cioè, lo ha abbandonato». «La lettura parla degli animali abbandonati. Non è una descrizione. Non è una storia». Sì, dice che in un anno sono stati abbandonati 130 mila cani e gatti. E tutti in estete. nel periodo delle vacanze. Perché la gente non li vuole portare al mare». «Non si può portarli al mare. Affogano». «No. I cani sanno nuotare». «Ma no, è perché i cani e i gatti non li vogliono negli alberghi e nemmeno nei campeggi». «Neanche i conigli nani. Noi quando siamo andati in vacanza, il mio coniglio nano, lo abbiamo lasciato a mia nonna, però, non lo abbiamo abbandonato. Non si abbandonano gli animali. Fa schifo abbandonare gli animali. Dopo possono che morire di fame o sotto le ruote delle auto». «Poi sono soli, poveretti. Io non li abbandonerei mai». «Non bisogna fare queste cose». «Io lo so come fanno: li fanno salire in auto, poi fanno in un posto lontano, poi lo buttano giù e dopo partono veloci con l’auto e lui, quel povero cagnolino, resta lì solo abbandonato». «Io non farei mai una schifezza così» «Poi c’era scritto che abbandonano anche dei criceti, delle tartarughe e anche dei pesci. Li fanno morire. Li abbandonano per farli morire». «Anche i furetti». «I furetti cosa sono?» «Degli altri animali piccoli».
In questo testo si spiega anche cosa bisogna fare per essere dei padroni responsabili di animali….
«Bisogna trattarli bene». «Bisogna non andare in vacanza». «No, ci puoi andare, in vacanza, ma però ti devi…. Insomma, devi dare il cane a un tuo amico. O portarlo al canile». «Oppure lo porti con te». «Noi lo portiamo». «Io una volta sono andato al mare con i miei genitori e il nostro cane non lo hanno fatto entrare né al ristorante e neppure in albergo». «E allora? Lo avete abbandonato?» «Siete tornati a casa dalle vacanze?» «No, a siamo cambiato hotel. Perché ci sono hotel che fanno entrare anche gli animali insieme alle persone e invece ci sono quelli che vogliono far entrare solo le persone». «Poi in quell’albergo diverso dove siamo andati dopo c’era anche lo spazio per far conoscere i cani tra loro, per farli correre. C’erano anche delle palle. Turavi e loro, i cani, te le riportavano. Era un albergo bellissimo e c’erano anche dei cani lupo.»
Insomma, avete capito che tipo di testo è questo?
«Una specie di articolo». «Un testo di scienze». «Non è una storia, ti dice delle notizie». «Chi lo ha scritto non voleva raccontarci una storia ma spiegarci che non si abbandonano gli animali». «E’ un testo che non vuole descrivere i cani, ma spiegarceli, darci delle informazioni sulla loro vita». «E poi si spiega come ci si comporta bene con gli animali. Per me è un articolo che devono leggere soprattutto le persone che hanno un animale. Anche dei bambini possono leggerlo ma anche degli adulti. Anche perché io, poi, non ho mai visto un bambino che abbandona un animale.»
(il Manifesto – 23 Settembre 2021)