Mi raccontate con parole vostre cosa abbiamo fatto oggi?
«Abbiamo ascoltato la musica». «Noi schiacciavamo il bottone e ascoltavamo un pezzo di musica. Dopo anche sul computer, anche lì, tu mettevi la stessa musica». «Lo schiaccianoci».
«Io avevo già sentito molte di quelle musiche». «Be’, allora io avevo già visto anche il cartone dove c’erano tutte queste musiche». «Oggi ci hai leggo il libro di L. Lei lo aveva portato a scuola tre o quattro giorni fa e tu oggi lo hai letto. È un libro speciale. Racconta la storia di Clara. È speciale perché c’è una storia da leggere, e fin qui tutto è uguale agli altri libri, ma a ogni pagina c’è anche da schiacciare un bottone e se schiacci forte c’è una musica».
«Sì, è vero, si sente, si sente una musica per un po’. Perché dopo finisce». «Perché la mamma di L. suona il flauto allora è per quello che le ha dato quel libro da portare a scuola. Perché solo lei sa dove prendere quei libri con le parole, le figure e anche la musica».
Mi spiegate qualcosa del libro? E di quello che vi ho detto io? Cosa avete capito?
«Io ho capito che il libro…. Io ho capito che è la storia di Clara. Una bambina. Dei regali che le fanno a Natale». «Sì, dei soldatini e delle bamboline». «Anche altri».
«Io certe musiche che abbiamo sentito le avevo già sentite anche alla tv». «Anche io. A me piaceva la Danza dei confetti». «A me quella dei fiori». «Però quella di Clara non è la storia vera. Cioè, non è la storia dello Schiaccianoci. Perché quella è un’altra favola, mi sembra». «Tu ci hai detto che un compositore, un musicista, ha trovato questa favola e allora ha deciso di fare un balletto su questa favola. Una specie di recita. Con i ballerini. Ha fatto le musiche e i ballerini, quando ci sono queste musiche, ballano. Perché sono musiche molto belle».
«Senza parole, solo le musiche. Invece se c’erano le parole e la musica erano delle canzoni».
«C’era anche la Marcia dei soldati che abbiamo ascoltatori. C’erano tanti pezzi». «A me la musica che è piaciuta di più è stata quella dei fiocchi di neve perché era dolce, piccola, simpatica». «Era sottovoce».
Avete capito cosa c’entra lo schiaccianoci?
«Io lo so cosa è! È una cosa di ferro, io a casa ce l’ho. Serve per… Tu mezzi in mezzo una noce, poi schiacci e il guscio si rompe. Però devi avere molta forza». «Nella favola lo schiaccianoci assomigliava da una parte a un soldato. Allora una ballerina si innamora di lui». «No, è Clara che si innamora». «Perché poi quella era una notte magica, tipo una notte di Natale, allora la storia è che tutti i regali….» «Ma non era la festa del compleanno di Clara?» «Comunque la storia è che tutti i giocattoli, tutti i regali che fanno a Clara, di notte, per magia, diventano veri.
E infatti dopo c’è anche la guerra tra i soldatini e le rane». «Le rane?» «A me è piaciuto quando dovevamo colorare la scheda del ballerino e della ballerina perché a me piace molto la danza».
«Comunque c’è stata una guerra e anche lo schiaccianoci e tutti i soldatino hanno fatto la guerra e poi…. E poi non mi ricordo perché il maestro ci ha letto solo la storia di Clara».
E alla fine cosa abbiamo fatto? Vi è piaciuto?
«Sì! Tanto!» «Hanno vinto le femmine!» «Dopo che avevamo imparato sette o otto musiche, mi pare, allora….. Insomma, prima le abbiamo ascoltate e dopo abbiamo fatto gli indovinelli». «Mi è piaciuto, ma se danzavamo noi era più bello». «A me è piaciuto moltissimo. Io vorrei rifarlo.»
«Io ho indovinato per primo la danza dei fiori». «Maschi contro femmine». «Anche io me le ricordavo quasi tutte perché poi le musiche sono più facili da ricordare delle parole, basta solo ascoltare e te le ricordi subito».
(il Manifesto – 19 Novembre 2020)