Mi fa piacere pubblicare alcune ottime recensioni sul mio libro “Ciao sasso”
pubblicato recentemente anche in Francia.
Le traduzioni dal francese sono di Flora Brunelli
Non c’è nessun bambino a cui non piaccia giocare coi sassi: è un gioco universale.
Questo straordinario albo illustrato mette in scena un bambino che si muove continuamente e un sasso placido: ognuno nel proprio ruolo, si potrebbe dire.
Le domande molto precise del bambino contrastano con le risposte molto brevi del sasso. Ma ben presto, quando si tratta di amicizia, sembra che la fibra sensibile del sasso sia incrinata.
Come può essere la vita di un sasso?
Ci verranno rivelate molte cose a traverso il dialogo di un bambino e di un sasso.
Questa discussione a ruota libera, non priva di filosofia e umorismo, ci porta anche sui sentieri dell’immaginario: un sasso potrebbe essere un uovo, un astro, una stella cadente… Le morbide illustrazioni di Noemi Vala rendono vivi questi sassi e ci danno voglia di andare a raccoglierne per costruire … tante cose!
Proprio oggi è uscito Tchao Callou! di Giuseppe Caliceti e Noemi Vola, tradotto dall’italiano da Laetitia Cordonnier dall’editore Cotcotcot .
Di nuovo una piccola meraviglia di poesia e filosofia da Cotcotcot_ed. Vi ricordate dell’album “Tutti i miei sassi”?
Anche qui ci piacciono i sassi. Questa volta non vengono collezionati ma vengono interrogati e accarezzati.
Quest’albo illustrato è nato da un incontro con dei bambini a cui è stato presentato un sasso.
Albo illustrato per bambini: “Tchao Caillou!”, quando un sasso nasconde un piccolo gioiello.
Una deliziosa conversazione tra una bambina vestita di blu e un sasso grigio che parlano alla pari. Fantasia e poesia sono garantite in questo delicato albo. A partire da 3 anni.
Parlare con un sasso significa filosofeggiare e ridere molto. Quanta arguzia in quest’ albo bello come un sentiero di montagna, che narra l’incontro di una bambina con una piccola pietra! I loro dialoghi saltano tra le pagine, le domande e le risposte rotolano e si scontrano, potrebbe quasi essere una rappresentazione teatrale, e ai bambini piacerà ripetere queste battute. La ragazza blu vuole sapere tutto sul sasso grigio che si presta all’interrogatorio con serietà e fantasia. È proprio questo doppio gioco che rende il libro così affascinante. Nell’albo si trovano informazioni molto affidabili sui ciottoli, alcuni dei quali sono millenari e non hanno nulla a che fare con le uova. Ma si può forse dubitare della loro capacità di ridere e del loro bisogno di ibernarsi, come sostiene il protagonista. Non importa cosa ci sia di vero in questa deliziosa conversazione, purché la poesia sia scintillante.
I due parlano da pari a pari. La bambina ha le orecchie e il naso rotondi come la persona con cui sta parlando, mentre la pietra ha un cuore che batte forte quando la bambina la tiene in mano. “Ti faccio una coroncina di carta e te la metto in testa. Ti incorono! Sei felici? Ma… dov’è la tua testa?”, chiede la ragazza. “Sono solo una testa, te l’ho già detto. Devi solo mettermi la corona”, risponde il sottile pezzo di roccia. Le illustrazioni sono semplici. Sono vicini al disegno della bambina, come se preferisse essere discreta, per lasciare esplodere lo splendore dei sassi, a loro volta biglie, uova di Pasqua, impronte digitali, multicolori, intelligenti, unici nel loro genere. L’albo si conclude con l’eroina che lancia una pietra. Non c’è rabbia in questo gesto, la pietra è disposta: basta parlare, ognuno torna al proprio destino, con giubilo e saggezza.