Tempi di valutazione. In trent’anni il sistema di valutazione è cambiato almeno dieci volte. in base ai governi e alle mode pedagogiche. La novità dell’anno? L’abbandono dei voti numerici alla scuola primaria.Anzi, il riabbandono. Anche se i registri elettronici non sono aggiornati. La tentazione magistrale? Tradurre ogni numero in una parola. Mah. La confusione è tanta. Non mi preoccupo: i voti faranno anche quest’anno la loro pessima figura. Anche se piacciono alle famiglie, pare. E a tanti colleghi. Q questo anche pedagogisti e psicologi siano contrari. Sono contro i vostri da sempre: disturbano la crescita, minano l’autostima. Adulano e offendono, corrompono e feriscono, mietono vittime innocenti e creano assurde presunzioni. I voti infieriscono sui più deboli e avvelenano anche i migliori. Non servono a capire, creare un carattere, comunicare, imparare. Non aiutano a riflettere sugli errori commessi. Non aiutano a migliorarsi. I voti creano muri insormontabili. Dimenticano chi sono e da dove vengono gli studenti. Sempre. Non li prendono per mano. Non li conducono in nessun luogo. Creano rancori e vendette. Fanno male, soprattutto ai più piccoli. I voti sono sempre lo stesso numero: uno zero senza volto e senza cuore.Sono bombe a orologeria: in un attimo possono disintegrare una classe costruita in anni e anni di paziente lavoro.I voti limitano e restringono, separano, imbarazzano. I voti non sono mai veri, divertenti: neppure i più belli. Alimentano invidie e pettegolezzi. Producono lacrime inutili e ridicole arroganze. Esasperano e tradiscono. Distruggono la curiosità e la gioia di imparare, il piacere di scoprire e di immaginare. Creano ansie e paure. Inquinano emozioni e comportamenti. I voti esaltano e umiliano, premiano e puniscono, zittiscono e azzerano in un sol colpo storie e sorrisi, solidarietà e generosità, sofferenze e immaginazioni. I voti sono violenti: creano vittime e carnefici, buoni e cattivi. Fanno soffrire chi li riceve. Trasformano studenti nell’errore commesso. I voti sono bugiardi: mi è capitato spesso di vedere bocciati o coi voti bassi, diventare ottimi professionisti; e viceversa.I voti sono sempre sbagliati: fanno piangere, illudono, sbeffeggiano, irridono.Nessuno studente si merita di essere ridotto a un numero o a una parola, a un giudizio, neppure per un secondo. A chi sta ancora crescendo i voti non si danno.
Articolo pubblicato sul del 29 Gennaio 2021
Articolo pubblicato sul del 1 Febbraio 2021