Ciao bambine. Ciao bambini. Per oggi dovevate scrivere le vostre abilità. Prima di leggermi il compito che avete fatto, voglio sapere se vi ricordate cosa sono le abilità. Ricordate che ve l’ho spiegato?
«Sono le cose che fai». «Quello che uno sa fare». «Come leggere, per esempio. Se tu sai leggere, se hai imparato a leggere, vuol dire che sai leggere, cioè è una abilità». «E’ una cosa che sai fare». «No, non solo che sai fare. Tu avevi detto… Tu quando ci hai spiegato il compito io mi ricordo, tu avevi detto che erano le cose che sapevamo fare benissimo». «È vero, me lo ricordo anche io. Perché tutti sappiamo fare delle cose. Tutti. Tante cose. Basta che le facciamo. Solo che le abilità sono soprattutto quelle che noi sappiamo fare benissimo. Anche io mi ricordo che avevi detto così». «Io infatti ho fatto così». «Anche io ho scritto quelle». «Però non solo le cose che hai imparato a scuola. Puoi averle imparate anche… Può avertele insegnate anche un tuo amico. O tua mamma. O tuo papà. Anche quelle sono cose che sai fare, se le sai fare. Non solo leggere o scrivere. Non solo le cose che si imparano a scuola».
Va bene, più o meno ve lo ricordate. Perciò immagino che abbiate fatto bene anche il compito. Chi inizia a leggere?
«Io! Io ho scritto… Io so passare l’aspiratore, lavarmi i denti, saltare, colorare, camminare. Io so nuotare, andare in bici, dare da mangiare ai gatti». «Io so nuotare come un pesce. Io so calciare forte. Io so scrivere in modo ordinato. Io so ballare in modo strano, so fare gli scherzi, so mangiare tanto». «Io so nuotare bene, so coccolare i cuccioli, so fare ginnastica ritmica. Io so fare il morto a galla. Io so fare lo spelling». «Io so correre, so giocare a calcio, cantare, ballare, giocare con il tablet. Io so fare la limonata». «Io so arrampicarmi sugli alberi. Io so scrivere il corsivo. Io so fare le coccole. Io so fare i Lapbook. Io so tenere in braccio molto bene il mio fratellino». «Io so leggere, so andare veloce in bici, so piantare i fiori, so disegnare i supereroi, so cantare la canzone della Sirenetta. Io so cucinare la pizza e le patatine, nuotare a stile libero, ballare i balli caraibici. Io so giocare a calcio e a pallavolo».
«So leggere i libri, so nuotare a rana, giocare a pallavolo, so contare fino a dieci. Io so aiutare la mamma a fare i lavori». «Io so spegnere il fuoco sotto il caffè. Io so giocare a calcio. Io so andare in bicicletta con una mano. Io so fare il teatro, so fare le capriole, so giocare a briscola e a scala quaranta, so aprire il vaso della Nutella con la forza. Io so saltare dalla rotoballa». «Io so ballare bene. Io so nuotare benissimo. Io so dipingere, so fare bene la verticale, fare bene i castelli di sabbia, lavarmi da sola, vestirmi da sola». «Io so parlare, camminare, saltare. Io so arrampicarmi sull’albero. Io so cantare. Io so ballare». «Io so saltare sul letto. Io so fare le polizie. Io so cantare. Io so ballare. Io so fare i disegni bene. Io so fare la trottola».
«Io so andare in bici. Io so correre, giocare, costruire, leggere. Io so scrivere, saltare, mangiare, bere. Io so le barzellette. Io so vedere. Io so cantare». «Io so pattinare. Io so leggere. Io so farla ruota. So fare le tagliatelle, so nuotare, so fare il letto. Io so fare i codini. Io so fare la macedonia. Io so dormire tanto. Io so andare a cavallo».
«Io so fare la ruota. Io so fare pesi. Io so fare la capriola. Io so leggere bene, so fare i puzzle, so pitturare. Io so asciugarmi e lavarmi da solo. Io so scrivere, accendere la tv, so lavarmi i denti. So correre veloce». «Io so fare la capriola. Io so fare i pesi. Io so leggere, scrivere, giocare a calcio, andare in bici senza rotelle. Io so fare i conti. Io so colorare nei contorni, so fare i puzzle, so suonare il tamburo e la chitarra. Io so leggere molto bene lo stampato. Io so temperare le matite e i pastelli colorati. Io so appendere la giacca da solo. Io so contare fino al numero cento. Io so far sorridere e fare scherzetti. Io so costruire un castello con la sabbia, so lavarmi le mani come un chirurgo, so giocare a Saetta Mc Queen, so ballare con la musica etnica». «Io so fare la ruota: mi metto come una stella, mi lancio e così ruoto. Io so cantare intonata. Io so mettermi a testa in giù, so colorare e far ridere le mie amiche e la mia famiglia, so disegnare fumetti. Io so fare i vestiti di carta per i pupazzi. Io so nuotare come un pesce. Io so prendermi cura dei miei cuccioli».
(il Manifesto – 16 Luglio 2020)