A Settembre la scuola non riaprirà. O non riaprirà in sicurezza. Lo so, lo so, studenti, famiglie e docenti non aspettano altro. Ma occorre dire la verità ed essere realisti. Senza sdoppiare le classi, manca il distanziamento scale necessario, che è il criterio principale della sicurezza. Per garantirlo occorro classi meno numerose e perciò più fondi e più docenti. E il governo ha detto no.
Dunque a Settembre che accadrà?
Prima ipotesi: virus se ne va via da solo, si punta cioè sulla sola fortuna.
Seconda ipotesi: dopo qualche tempo, arriva un contagio, tutta la scuola si chiude e si va avanti con un altro anno di DaD e di scuola a distanza.
Terza ipotesi: si capisce solo a settembre che i docenti non bastano per sdoppiare le classi o comunque diminuirne il numero. Le amministrazioni locali prepareranno larghe immissioni di educatori al posto dei docenti: in questo modo, basterà che un governatore di Regione dica la parola magica «scuola regionale o niente?» e si passerà dalla Scuola statale della Costituzione alla scuola privata, o comunque fortemente privatizzata, naturalmente in nome dell’autonomia.Anche il Presidente della Regione Emilia Romagna, che pur prima delle elezioni si era dichiarato per la regionalizzazione della scuola, recentemente, a proposito del dl scuola, ha detto che è importante che dal governo, arrivino per le scuole più fondi e più docenti. Sarebbe bello che tale posizione fosse anche quella dei sindaci e degli assessori alla scuola della nostra Regione e delle nostre Città, impegnati in questi giorni soprattutto a rassicurare le famiglie dicendo che comunque sia tutto andrà bene.
No, non andrà bene tutto.
Spesso in queste settimane ho visto sui giornali parlare della riuscita dei campi estivi, quasi equiparati alla scuola, per spiegare alle famiglie che tutto va bene. La mia esperienza è di campi gioco con bambini e ragazzi che portano la mascherina per gioco sul collo, di bambini che disegnano stretti uno all’altro su un tavolo, di alunni disabili che sembrerebbero quasi abilitati a non portare alcuna mascherina. Se la scuola riaprisse così, non sarebbe in sicurezza. Anche perché una cosa è l’estate, un’altra l’inverno in un’aula.
Credo che se non saranno docenti e genitori e immaginarsi ciò che vogliono dalla scuola a settembre, qualcuno la immaginerà per loro: al ribasso. E probabilmente la scuola pubblica della Costituzione non riaprirà più. E comunque non riaprirà in sicurezza.