Gentile Sindaco di Sant’Ilario d’Enza,
ringrazio Lei e l’amministrazione comunale per la sua mail di risposta a quella inviataLe dai rappresentanti dei genitori della nostra scuola Italo Calvino di Calerno e, per conoscenza, anche a noi docenti della scuola.
Non voglio perdere tempo nel giudicare il “tono” della sua lettera, – come lei ha pensato bene di fare con il “tono” della lettera dei genitori che le hanno scritto.
Le dirò, però, che il disappunto per il furto alla scuola primaria in ricostruzione a Calerno è tanto.
E cercare di rivoltare la frittata, non aiuta.A ogni modo, tra le tante cose che afferma, mi ha colpito quando, nella lettera che ci ha inviato, parla di quelle cose che sono state rubate – perché questa è la parola giusta: rubate – come di cose di poco conto. O forse voleva dire di poco valore?
A ogni modo, proprio perché si tratta di cose per Lei “di poco conto”, sono sicuro che Lei e l’amministrazione comunale di Sant’Ilario d’Enza che lei rappresenta e di cui è responsabile, provvederà a farcele riavere NUOVE e TUTTE il 14 settembre all’inizio del nuovo anno scolastico.
Io ricordo, tra il materiale di poco conto, 2 videocamere professionali Sony utilizzate più volte per fare video sulle attività svolte a scuola con gli studenti, che permettevano di far conoscere ai genitori degli alunni parte delle attività scolastiche dei loro figli e rappresentavano un importante momento di documentazione per tutti.
Ricordo anche un paio di computer portatili.
E, se non sbaglio, anche un tamburo con battenti professionale: un rullante. Ma potrei sbagliarmi.
A ogni modo, per essere precisi sul materiale da riacquistare, basta guardare negli elenchi del materiale didattico inventariato dalla scuola (ogni anno noi docenti perdiamo 3 giorni per inventariare il nostro scarsissimo materiale); sempre che non siano stati rubati anche questi elenchi o non siano stati inventariati, il che sarebbe ancora più grave.
E’ vero, signor Sindaco, probabilmente per Lei e per altri, quello rubato, può apparire materiale di poco conto, ma anche Lei è un docente e posso dirglielo: quel materiale è frutto di tante feste e lotterie e altre attività che docenti e studenti e genitori degli studenti fanno e hanno fatto per anni, anche al di fuori (i docenti) del loro orario di servizio, cioè in modo volontario, per comprare materiale didattico che la scuola statale, da ormai diversi decenni, non fornisce più. E questo nonostante la nostra scuola pubblica si rifaccia alla scuola di cui si parla nella Costituzione, che non solo è laica e pubblica, ma anche gratuita. Pensi, invece, signor Sindaco, che negli ultimi 10 anni, più fonti parlano di circa di 1 miliardo all’anno di soldi di genitori degli studenti che vengono dati, attraverso azioni/feste volontarie, alle scuole pubbliche per migliorare la dotazione del materiale scolastico.
Gentile Sindaco, proprio perché sono certo di quanto Lei è consapevole dell’importanza di questo scarso materiale, ho la certezza che dal 14 settembre prossimo, primo giorno del prossimo anno scolastico, siano presenti a scuola, – oltre la scuola ristrutturata, si capisce, – anche tutto il materiale rubato che l’amministrazione comunale non ha saputo conservare con attenzione, perché per alunni, genitori degli studenti e, personalmente, anche per noi docenti, quel materiale è assolutamente importante nell’azione didattica quotidiana in presenza e, anche dal punto di vista simbolico, rappresenta materiale donato dal lavoro volontario di docenti e genitori degli alunni alla scuola di Calerno.
Se così non fosse, il 14 Settembre stesso, molto semplicemente prenderò atto del materiale che manca insieme al resto dei cittadini reggiani. Ma con grande dispiacere. E lo ricompreremo, stia sicuro, senza far ricadere la colpa del furto avvenuto su studenti, loro genitori e docenti, anche se non è in alcun modo colpa loro, come lei e tutti i cittadini, certo, comprendono.Grazie dell’Attenzione, il maestro Giuseppe Caliceti