Cosa fanno tutto il giorno i pesci nello stagno del cortile della scuola?
«I pesci si nascondono sotto il ponte o tra le canne, nuotano».
«Con la pinna nuotano di là e di là. Non hanno le mani, ma hanno le pinne».
«Loro mangiano le mele che cadono nello stagno dall’albero».
«Anche io ho visto delle pinne».
«Loro dormono sotto le ninfee, ma solo se c’è tranquillo. Loro stanno fermi. Dormono quando c’è buio».
«Scavano un buco sotto l’acqua, nella terra, e dopo ci vanno dentro e dormono. Perché nel buco trovano finalmente un po’ di tranquillità e c’è anche caldo e dormono lì».
«Dormono quando vogliono: di notte o di giorno. O dormono sotto le ninfee o sotto il ponte. Però non dormono ad occhi chiusi, ma aperti. E sognano, forse».
«Per me sognano sempre dell’acqua perché a loro piace l’acqua. Oppure sognano di tornare nel mare».
«Per me non sognano».
«Per me non dormono mai».
«Loro si accorgono che noi andiamo vicino allo stagno e li guardiamo perché loro si nascondono».
«No, per me non si accorgono perché coi loro occhi guardano solo davanti a loro».
«Per me i pesci dello stagno ci vedono se no come facevano a nuotare via, a scappare?»
«I pesci per me ci vedono perché scappano subito velocissimi».
«Loro si nascondono perché forse hanno paura di noi. Credono forse che gli vogliamo fare».
«Ci vedono ma anche ci sentono perché facciamo molto rumore».
«Ci vedono nel riflesso dell’acqua».
«Ci vedono perché altrimenti non avrebbero paura».
«Per me non ci vedono perché sono sotto all’acqua».
«Se andiamo fino al ponte, loro scappano».
«Forse non ci vedono ma ci sentono che corriamo verso la stagno perché noi quando usciamo in cortile facciamo molto rumore e allora hanno paura perché hanno paura che noi siamo più grandi, che gli vogliamo fare male».
«Per me i pesci hanno paura perché siamo dei giganti rispetto a loro».
I pesci dello stagno sono tutti uguali o sono diversi?
«Sono un po’ uguali e un po’ diversi. Alcuni sono arancioni, rossi, altri di colori diversi. Anche neri».
«La differenza è arancione, rossiccio, nero, bianco».
Fanno la pipì?
«Sì. Ma io non so come fanno a fare la pipì. Mah. Forse la fanno nell’acqua. Oppure nella terra».
«Per me nell’acqua. Ma la loro pipì è quasi del colore dell’acqua, non gialla come la nostra pipì, allora non si vede».
«Per me i pesci non se ne accorgono quando stanno facendo la pipì».
«I pesci tirano su la coda dietro e fanno la pipì che non si vede, un po’ come i cani».
«Un’altra differenza è che ci sono dei pesci grandi e dei pesci piccoli».
«Una differenza è che i gradi sono quattro, ma moltissimi di piccolissimi».
«Poi possono essere di molti colori e anche più grandi, più piccoli o medi».
Fanno anche la cacca?
«Io penso di sì, la fanno, ma non è come la nostra, è più chiara, più molle. Per questo il lago è un po’ sporco».
«La loro cacca è una piccola pallina che non si vede».
«Dei piccoli pezzettini trasparenti come l’acqua, solo un poco più scuri».
«La fanno, ma è chiara. La fanno di nascosto, in uno spazio che noi non vediamo. Perché si vergognano a farsi vedere».
«Per me la fanno sotto le ninfee per non farsi vedere. La loro cacca è tipo una cosa molliccia e bagnata e anche piccolissima, però non puzza come la nostra».
«Io ieri vedevo i pesci grandi perché mi piacciono tanto. Invece i piccoli meno perché sono tanti e li vediamo sempre».
«Io volevo vedere le rane perché una volta mi sono abbassato con l’occhio sotto al ponte e ho visto una rana».
«Io ho visto che ce ne sono tre di rane».
«A me le rane piacciono perché saltano e sanno anche nuotare».
«Io stavo per mettere il piede nello stagno e i pesci si sono spaventati moltissimo».
«Per me i pesci sono bellissimi, soprattutto quelli grandi, ma sono bellissime anche le rane».
«Per me sono belli tutti gli animali dello stagno della scuola».
«A me piace molto osservare i pesci perché loro, per me, parlano con la bocca, ma senza fare rumore. E se tu li guardi, tu capisci cosa si stanno dicendo».
(il Manifesto – 30 Gennaio 2020)