Bravo Marchi!
Mi sento di sostenere l’idea lanciata alcuni giorni fa dall”assessore Daniele Marchi di mettere in piedi nella nostra città, sotto la stella di don Milani, una Scuola di Cittadinanza aperta a tutti: chi cittadino ci è nato, chi lo è diventato, chi spera di diventarlo.
I pregi che tale proposta potrebbe avere, se ben realizzata, non sono pochi.
Innanzitutto consolidare il percorso che da anni la nostra città compie sulle tematiche dell’integrazione, dell’educazione, della sicurezza, della cittadinanza.
Proporre poi nuove strategie dopo quelle emergenziali legate in gran parte al fare corsi. Coordinare esperienze: da Mondinsieme alla scuola Penny Wirton, ma ce ne sono tantissime altre.
Ancora: legare ancor più strettamente, anche in chiave nazionale, questo tema alla nostra città: ricordiamo che qui è nata la campagna nazionale di cittadinanza L’Italia sono anch’io e, di fatto, con la preziosa presenza di Marwa Mahmood , #italianisenzacittadinanza.
Ma il pregio più grande di tale proposta è senz’altro quella di essere una proposta di sintesi e di rete, – da decenni fare rete, per quanto i diretti interessati tendano a dire il contrario, è infatti sempre più difficile e raro nella nostra città, dove ogni assessore e assessorato tende a lavorare e impegnarsi innanzitutto sulle proprie iniziative, cioè promosse da lui e dal suo assessorato, e poco più.
Daniele Marchi invece propone di muoversi contemporaneamente, anche da un punto di vista teorico, su tre fronti: immigrazione, educazione, cultura.
Giusto.
Giustissimo.
Allora propongo e mi chiedo, per passare dalle parole ai fatti…. Tale proposta potrebbe magari mettere subito in rete tre assessori/assessorati: il suo, quello all’Educazione e quello alla Cultura?
Mi auguro sinceramente che questa iniziativa di sintesi e di rete, che certo è anche sociale e culturale nel senso più pieno dei termini, prosegua e vada a buon fine.
Articolo pubblicato su del 24 Ottobre 2019