Ho letto alcuni giorni fa l’interessante fondino quotidiano del direttore di 24Emilia intitolato “Finché non lo vedo”.
Devo dire che anche io la penso come lui.
Ma credo, ahimè, di avere qualche certezza in meno.
Non voglio gufare, per carità.
Ma dare un consiglio non richiesto.
In modo il più possibile non polemico, ma propositivo.
Dunque, guardando questo inizio di campagna elettorale in vista delle amministrative di primavera, a me, viene in mente soprattutto la campagna elettorale dell’ultimo Renzi al governo.
Tutta tesa a dire quello che il governo aveva fatto di bello, di buono, di storico.
Giustamente.
Perché anche qualcosa di buono era stato fatto.
Ma nulla di più, o quasi.
Insomma, mancava completamente uno sguardo lungo sul futuro.
Anche uno sguardo corto, a ben pensarci.
Forse le cose per Renzi e per il Pd sono andate come sono andate anche per quello?
Io credo di sì.
Anche per quanto riguarda il Pd reggiano, a oggi, mi pare che ci siano in tanti che continuano ad elencare in modo forsennato tutto quanto di bello si fa ed è stato fatto in città.
E va bene, per carità.
Benissimo.
Anche perché si tratta di fatti, non parole.
Ma credo che tanti reggiani, anche tanti elettori del centrosinistra, vorrebbero avere anche uno sguardo il più possibile dettagliato sul futuro possibile dei prossimi cinque anni, specie da chi è stato fino ad ora al governo e chiede di restarci.
Oltre al solito trantran perfetto, c’è anche qualche nuova idea?
O la linea è: mantenere quello che si è fatto fino ad ora è di gran lunga il massimo che si possa fare e ci si possa augurare per il futuro, senza bisogno di scendere troppo nei particolari?
Secondo me, forse mi sbaglio, la gente non vuole sapere solo quanto si è stati bravi, ma anche e soprattutto come sarà o potrebbe essere il proprio futuro.
E’ troppo presto per parlarne?
Non credo.