Un giorno come un altro
due si possono incontrare.
Un giorno come un altro
non hai più voglia di startene in disparte.
Ogni strada incrocia
un’altra strada, un giorno.
E nessuno se ne va via da solo.
C’è tanta tenerezza
nelle stanze degli ospedali.
C’è tanta tenerezza
tra gli scaffali delle biblioteche.
L’ospedale è alto, è grande.
L’ospedale è un edificio maschile.
La biblioteca è più bassa.
La biblioteca è un edificio femminile.
C’è tanta tenerezza non usata
nelle stanze degli ospedali.
C’è tanta tenerezza non usata
tra gli scaffali delle biblioteche.
A volte certe strade
si intersecano nell’immensità.
La vita è mutamento.
Ogni io cerca un tu.
Ognuno va cercando il suo futuro.
L’ospedale è un maschio ospitale.
La biblioteca è una femmina silenziosa.
Se un ospedale e una biblioteca
si incontrano, si conoscono,
può nascere una bella storia.
Se un giorno di primavera
una biblioteca e un ospedale si incontrano,
non è un giorno qualsiasi.
Se un giorno come un altro
una biblioteca entra in ospedale,
non è un giorno come un altro,
oggi è primavera.
Per il resto, cari miei,
il mondo va come sempre.