Cosa offre all’uomo la montagna? Intendo come risorse…
«Beh, in montagna è difficile vivere perché ci sono tante salite e tante discese. Perché è difficile coltivare quando ci sono tante salite, si fa più fatica. E’ meglio la pianura, per coltivare i campi. Però ci sono delle cose belle anche in montagna. Per esempio i boschi. Con i boschi, con il tronco degli alberi, voglio dire, ci fai il legno. Cioè, i tronchi sono già il legno. E dopo, se sei un bravo falegname, ci puoi fare tutti i mobili della casa. Infatti quasi tutti i mobili delle case sono fatti di legno».
«Oppure di pietra, come i bagni e i lavandini della mia cucina. Però anche la pietra si trova in montagna. Nelle cave. Infatti ci sono anche le miniere di minerali preziosi, di marmo, eccetera».
Altre risorse?
«Sulla cima ci sono i ghiacciai e le piste da sci per gli sciatori. Perciò ci sono le seggiovie, ci sono gli alberghi per i turisti che vanno lì per ammirare le montagne».
«Poi ci sono i ruscelli e i fiumi per le centrali elettriche, così si può fare l’elettricità per gli elettrodomestici e per illuminare le case».
«Ci sono i pascoli, come nel cartone di Heidi. Si vedono benissimo, nel cartone. Perché in montagna, anche se non coltivi molto la terra, l’erba cresce molto. Cresce da sola. Non proprio sulla cima, ma più in basso. I pascoli sono dove pascolano le pecore, le capre, le mucche».
«Pascolare poi vuol dire mangiare, brucare l’erba».
«Con il latte poi fanno i formaggi, in montagna. Oltre il latte, voglio dire. Il pecorino, io l’ho assaggiato: si fa con il latte delle pecore, non delle mucche come il Parmigiano-Reggiano, ma è buonissimo anche il pecorino».
«Poi in montagna credo che ci sono anche dei parchi naturali sempre per i turisti e anche per i bambini, come il Parco di Cerwood. Io ci sono stato. Ti puoi buttare dagli alberi con una corda che ti tiene appeso. E’ bellissimo. Poi si può anche mangiare al ristorante e giocare. Oppure pescare nel lago».
Adesso mi dite come si chiamano le varie parti della montagna?
«La più importante è la vetta. Cioè, la cima. La parte più alta della montagna. La punta, insomma».
«Il piede della montagna è dove inizia a salire. Quella in basso».
«Sotto il piede della montagna c’è la valle. Le valli possono essere a U o a V. Quelle a V sono più strette, sono le valli scavate dai fiumi. Invece quelle a U sono più larghe: sono quelle scavate dai ghiacciai».
«Le città più grandi sono nella valli a U perché c’è più posto per le case e per tutto il resto che deve avere una città».
«Il valico è la parte più bassa che c’è tra una montagna e l’altra. Perché spesso le montagne non sono da sole. Sono insieme ad altre montagne. Infatti si chiamano catene di montagne. Allora il valico è la parte più basso tra due montagne che si incontrano e di lì, di solito, passano le strade e i sentieri perché sono più facili da attraversare, lì è più facile passare da una montagna all’altra».
Ci sono altre parti che non avete ancora detto…
«Ah, sì! Il versante. Anzi, i versanti. Sono i fianchi della montagna».
«Poi… Poi mi sembra che abbiamo detto tutto».
«Ah, io so’ un’altra cosa: in basso, in montagna, ci sono i boschi di latifogli, cioè le piante che hanno le foglie con tanti lati. Invece più in alto non ci sono più boschi di latifogli ma solo di aghifoglie, che poi sarebbero i boschi che hanno le piante con le foglie ad ago, come gli abeti di Natale o i pini, anche perché poi i pini sono un po’ come gli abeti… Sì, insomma, per me sono un po’ la stessa cosa e si assomigliano molto».
«Più in alto invece, vicino alla vetta, in montagna ci sono solo i cespugli o il muschio, quel prato che serve per fare anche il presepe».
(il Manifesto – 9 Marzo 2017)